Tutti i dati del 2022
Di seguito riportiamo tutti i dati del 2022. Nella tabella è possibile scorrere in orizzontale per vedere tutte le colonne con le informazioni. La paginazione permette di navigare in tutte le righe della tabella. I grafici mostrano i dati e la nostra analisi.
Numero totale dei femminicidi lesbicidi trans*cidi nel 2022: 117
dati aggiornati al 31 dicembre 2022La nostra analisi dei dati
Casi nel 2022 in Italia: 117
Ad oggi, l’Osservatorio ha registrato 105 femminicidi, 4 transcidi, e 8 suicidi (3 donne e 5 persone trans) indotti o sospetti indotti da violenza e odio etero-cis-patriarcale.
Inoltre, almeno 5 figl3 minori sono stat3 uccis3 dai padri per vendetta nei confronti delle madri/mogli/compagne, e almeno 6 sono gli uomini presenti e uccisi insieme alle donne, a volte nel tentativo di fermare l’assassino. In 12 casi, figl3 minori erano presenti, e almeno 59 minori sono rimast3 orfani in seguito al femminicidio della madre.
Tutte persone che consideriamo effetti collaterali della stessa violenza patriarcale e di genere.
Città e regioni
Sono 17 le Regioni italiane in cui si registra almeno un caso, 63 le Province: Roma (9), Napoli (6), Torino (5), Milano (5), Catania (4), Genova (3), Modena (3), Rimini (3), Salerno (3), Varese (3), Venezia (3), Alessandria, Belluno, Biella, Bolzano, Brindisi, Caserta, Chieti, Cosenza, Firenze, Frosinone, La Spezia, Latina, Perugia, Ravenna, Rovigo, Treviso, Udine, Vicenza (2 persone ciascuna).
In totale, si contano casi in 97 città diverse.
La persona uccisa
La vittima più giovane aveva 13 anni, la più anziana 94. Tra l3 figl3, la vittima più giovane aveva 3 anni.
La vittima aveva un’età media di 52 anni.
- almeno 1 caso con violenza o stupro prima dell’omicidio
- almeno 10 casi con denunce o segnalazioni per violenza o persecuzione nei mesi precedenti
- 8 persone uccise erano sex worker
- in 12 casi, figl3 minori erano presenti e hanno assistito al femminicidio
- almeno 59 minori sono rimast3 orfani in seguito al femminicidio della madre
Alla violenza patriarcale e di genere si somma la razzializzazione delle persone uccise: Romania (4), Albania (3), Marocco (3), Ucraina (3), Cina (2), Colombia (2), Perù (2), Serbia (2), Venezuela (2), e poi Argentina, Germania, Giappone, Moldavia, Spagna, Sri Lanka sono insieme all’Italia, i paesi di origine delle persone uccise.
Albania, Bosnia Erzegovina, Giappone, Liberia, Lituania, Marocco, Moldavia, Perù, Romania, Serbia, Sri Lanka e Ucraina sono invece, insieme all’Italia, i paesi di origine delle persone colpevoli o presunte tali.
Colpevole o presunt* colpevole
Nei 109 casi di omicidio, il colpevole o presunt* tale per le informazioni al momento disponibili ha un’età media di 51 anni. Il più giovane aveva 15 anni al momento del delitto, il più anziano 95.
In 5 casi, l’omicida ha ucciso 2 o 3 persone insieme.
Più di quarto (26%, 28 uomini) dei colpevoli si è suicidato subito dopo aver compiuto il l’omicidio. Ciò significa che non sarà possibile procedere per via giudiziaria e dunque attestare la gravità del gesto e le motivazioni di genere e patriarcali della violenza espressa. Altri 5 hanno tentato il suicidio.
In almeno 17 casi, si tratta di persone che già avevano precedenti penali connessi a violenze, persecuzione, stalking, abusi nei confronti di donne a loro vicine (attuali e passate compagne, mogli, madri, clienti, colleghe etc.).
Nella quasi totalità dei casi, l’assassino era conosciuto dalla persona uccisa. Solo in un caso, l’assassino non aveva alcun legame con la vittima, mentre per 10 casi l’assassino rimane ancora sconosciuto.
In 49 casi, l’assassino è stato il partner (marito, compagno o convivente). In 13 casi, a compiere il gesto è stato l’ex partner da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l’intenzione di separarsi. In 18 casi, il colpevole è il figlio. Ci sono poi generi e ex generi, padri, amici, vicini di casa e altri parenti, conoscenti, colleghi e clienti.
Causa del decesso
In 36 casi, le vittime sono morte per le coltellate ricevute. Altre cause del decesso frequenti sono colpi di arma da fuoco (21), percosse (14), soffocamento o strangolamento (15).
Ci sono anche casi di persone uccise a martellate, a colpi d’ascia, investite con l’auto, date alle fiamme, fatte a pezzi, decapitate, affogate.