Questo è il sito web dell’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) in Italia di Non Una Di Meno (NUDM). Qui pubblichiamo i dati raccolti non solo per mostrarli e renderli noti, ma soprattutto per denunciare la violenza sistemica esercitata sulla vita delle donne e di tutte le libere soggettività che si sottraggono alle norme di genere imposte.
Su questo sito troverai tutti i dati suddivisi per anno, a partire dal 2020, e nella Home Page i dati dell’anno in corso.

I dati vengono aggiornati l’8 di ogni mese.

Potrai trovare qui i comunicati, i documenti, i grafici e tutti i materiali che completano il nostro lavoro di lettura dei dati. Nel blog troverai approfondimenti e riflessioni a partire dal nostro approccio transfemminista.

Maggiori informazioni sull’Osservatorio FLT si trovano nella sezione chi siamo e per avere maggiori informazioni e per segnalare riflessioni, integrazioni o modifiche ai dati, puoi scriverci.
È possibile navigare nel sito cliccando sul menù (l’icona “a panino” in alto a destra, con le linee orizzontali).

Tutti i dati del 2024

Di seguito riportiamo tutti i dati del 2024. Nella tabella è possibile scorrere in orizzontale per vedere tutte le colonne con le informazioni. La paginazione permette di navigare in tutte le righe della tabella. I grafici mostrano i dati e la nostra analisi.

Numero totale dei femminicidi lesbicidi trans*cidi nel 2024: 114

dati aggiornati al 31 dicembre 2024

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La nostra analisi dei dati

Casi monitorati nel 2024 in Italia: 114

Ad oggi, l’Osservatorio ha registrato 97 femminicidi, 1 transcidio, 6 suicidi di donne cis, 1 suicidio di un uomo trans, 1 suicidio di un uomo cis, 1 caso donna scomparsa, e 7 casi in fase di accertamento.  Si tratta di morti indotte da violenza di genere e etero-cis-patriarcale.

Inoltre, ci sono almeno altri 53 i tentati femminicidi riportati nelle cronache online di media nazionali e locali.

Città e regioni

Si registra almeno un caso in 18 Regioni, 60 Province e 100 città in tutta Italia.

Oltre la metà (54%) dei casi sono avvenuti in Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia.

La persona uccisa

Tra le persone uccise, la vittima più giovane aveva 13 anni, la più anziana 89. La vittima aveva un’età media di 58 anni.

Inoltre, si contano almeno

  • 12 casi con denunce o segnalazioni per violenza, stalking, persecuzione nei mesi precedenti
  • 4 persone uccise erano sex worker
  • 16 persone uccise avevano una disabilità o una malattia grave, spesso cronica o degenerativa
  • 10 i casi in cui figl* minori hanno assistito al femminicidio
  • 46 figl* minori che sono rimast* orfan* in seguito al femminicidio della madre

Alla violenza patriarcale e di genere si somma a volte anche la razzializzazione delle persone uccise: Albania, Bangladesh, Bielorussia, Brasile, Bulgaria, Cina, Colombia, Francia, Germania, Moldavia, Nigeria, Perù, Polonia, Romania, Russia, Tunisia, e Ucraina, oltre all’Italia, sono alcuni dei paesi di origine delle persone uccise.

Albania, Cina, Colombia, Germania, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Polonia, Romania, Russia, Tunisia, oltre all’Italia, sono invece i paesi di origine dei colpevoli o presunte tali.

Colpevole o presunto colpevole

Nei 98 casi accertati di omicidio, il colpevole o presunto tale per le informazioni al momento disponibili ha un’età media di 54 anni. Il più giovane aveva 16 anni al momento del delitto, il più anziano 92.

33 uomini colpevoli si sono suicidati subito dopo aver compiuto l’omicidio. Ciò significa che non sarà possibile procedere per via giudiziaria e dunque attestare la gravità del gesto e le motivazioni di genere e patriarcali della violenza espressa.

Nella quasi totalità dei casi, l’assassino era conosciuto dalla persona uccisa. In 4 casi l’identità dell’assassino rimane ancora sconosciuta.

In 50 casi l’assassino era il marito, il partner, il convivente. In 14 casi, l’omicida è il figlio. In 12 casi, a compiere il gesto è stato l’ex partner da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l’intenzione di separarsi. Negli altri casi la relazione con la vittima era: padre, amico dei figli, amico, nipote, cliente, conoscente o altro parente.

Causa del decesso

Dei 98 casi accertati di omicidio, 29 sono morti per accoltellamento, e 28 sono morti per i colpi di arma da fuoco. Altre cause del decesso sono soffocamento o strangolamento (16), percosse, colpi di forbici o di martello, e altre. In 2 casi si sta aspettando l’autopsia per determinare la causa del decesso.

Se vuoi maggiori informazioni, per segnalare integrazioni o modifiche ai dati

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