Questo è il sito web dell’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) in Italia di Non Una Di Meno (NUDM). Pubblichiamo i dati raccolti non solo per mostrarli e renderli noti, ma soprattutto per denunciare la violenza sistemica esercitata sulla vita delle donne e di tutte le libere soggettività che si sottraggono alle norme di genere imposte.
Su questo sito troverai tutti i dati suddivisi per anno, a partire dal 2020, e nella Home Page i dati dell’anno in corso.

I dati vengono aggiornati l’8 di ogni mese.

Sul sito, puoi trovare i comunicati, i documenti, i grafici e il blog con gli approfondimenti che completano il nostro lavoro di lettura dei dati a partire dal nostro approccio transfemminista.

Maggiori informazioni si trovano nella sezione chi siamo. Se vuoi maggiori informazioni o segnalare riflessioni, integrazioni o modifiche ai dati, puoi scriverci.
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Tutti i dati del 2025

Di seguito riportiamo tutti i casi monitorati nel 2025. Nella tabella è possibile scorrere in orizzontale per vedere tutte le colonne con le informazioni. La paginazione permette di navigare in tutte le righe della tabella. I grafici mostrano i dati e la nostra analisi.

Casi di femminicidi lesbicidi trans*cidi monitorati nel 2025 in Italia

dati aggiornati all'8 luglio 2025

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La nostra analisi dei dati

Casi monitorati nel 2025 in Italia: 60

Ad oggi, l’Osservatorio ha registrato:

  • 51 femminicidi
  • 4 suicidi di donne
  • 1 suicidio di un ragazzo trans
  • 1 suicidio di una persona non binaria
  • 3 casi in fase di accertamento

Si tratta di morti indotte da violenza di genere e eterocispatriarcale.

Inoltre, ci sono almeno altri 33 tentati femminicidi riportati nelle cronache online di media nazionali e locali e almeno un figlicidio, di un ragazzo ucciso dal padre per difendersi dalla violenza del padre verso la madre.

Città e regioni

Si registra almeno un caso in 14 Regioni, 30 Province e 53 città in tutta Italia.

Quasi due terzi (63%) dei casi sono avvenuti in Lombardia, Campania, Toscana, Lazio e Piemonte.

La persona uccisa

Tra le persone uccise, la vittima più giovane aveva 14 anni, la più anziana 93. La vittima aveva un’età media di 53 anni.

Inoltre, si contano almeno

  • 7 casi con denunce o segnalazioni per violenza, stalking, persecuzione nei mesi precedenti
  • 2 persone uccise erano sex worker
  • 9 persone uccise avevano una disabilità o una malattia grave, spesso cronica o degenerativa
  • 4 i casi in cui figl* minori hanno assistito al femminicidio
  • 31 figl* minori che sono rimast* orfan* in seguito al femminicidio della madre

Alla violenza patriarcale e di genere si somma a volte anche la razzializzazione delle persone uccise: Albania, Brasile, Bulgaria, Croazia, Marocco, Romania, Sri Lanka, Tunisia, Ucraina, oltre all’Italia, sono i paesi di origine delle persone uccise.

Albania, Algeria, Brasile, El Salvador, Marocco, Filippine, Romania, Stati Uniti d’America, Tunisia, Ucraina e Venezuela, oltre all’Italia, sono invece i paesi di origine dei colpevoli o presunte tali.

Colpevole o presunto colpevole

Nei 51 casi accertati di omicidio, il colpevole o presunto tale per le informazioni al momento disponibili ha un’età media di 51 anni. Il più giovane aveva 19 anni al momento del delitto, il più anziano 91.

16 uomini colpevoli si sono suicidati subito dopo aver compiuto l’omicidio. Ciò significa che non sarà possibile procedere per via giudiziaria e dunque attestare la gravità del gesto e le motivazioni di genere e patriarcali della violenza espressa. Altri 5 uomini colpevoli hanno tentanto di togliersi la vita.

Nella quasi totalità dei casi, l’assassino era conosciuto dalla persona uccisa.

In 56% dei casi l’assassino era il marito, il partner, il convivente (28 casi). In 8 casi, l’omicida è il figlio. In 8 casi, a compiere il gesto è stato l’ex partner da cui la persona uccisa si era separata o aveva espresso l’intenzione di separarsi. Negli altri casi la relazione con la vittima era: amico, nipote, cliente, o conoscente.

Causa del decesso

Dei 51 casi accertati di omicidio, 17 sono morti per accoltellamento, e 8 sono morti per i colpi di arma da fuoco. Altre cause del decesso sono soffocamento o strangolamento (11), percosse, colpi di forbici, colpi d’ascia, caduta dalla finestra.

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